Perché non riesco a mantenere l’erezione? Questa è una delle domande che un andrologo si sente fare più spesso dai propri pazienti. Eppure, l’erezione è la cosa più naturale che esista ed ogni uomo, fin dall’adolescenza, impara a gestirla. Talvolta, però, succede l’inaspettato: qualcosa non funziona e quello che potrebbe essere solo un incidente passeggero instaura un meccanismo ansiogeno che perpetua il disturbo nel tempo. È la terribile ansia da prestazione sessuale maschile.
In questa piccola guida ti spieghiamo di cosa si tratta, come puoi affrontarla, a chi puoi rivolgerti e, se sei una donna, puoi scoprire come aiutare il partner con l’ansia da prestazione.
Ansia da prestazione maschile: come e quando si manifesta
L’erezione non arriva. Eccola, l’ansia da prestazione sessuale: un problema che si manifesta in determinate condizioni e in determinati soggetti, così che diventa possibile distinguere abbastanza chiaramente questo disturbo da altri che inibiscono l’erezione.
Ansia da prestazione sessuale: cos’è e chi ne soffre
Quando l’ansia da prestazione si scatena a letto, i problemi possono sembrare insormontabili. Forse, può consolare sapere che un uomo italiano su due ha sofferto di ansia da prestazione sessuale almeno una volta nella vita, e che circa il 30% dei maschi del Bel Paese è colpito da paure legate alle performance sessuali. Secondo gli piscosessuologi, la maggior parte degli uomini che trasformano questa forte ansia in oggettivi disturbi sessuali, come, una disfunzione erettile o un’eiaculazione precoce, ha un’età vicina ai 40 anni.
Anche i giovanissimi (dai 19 ai 30 anni) possono essere colpiti dall’ansia da prestazione sessuale, ma in questi casi si tratta di ragazzi dal profilo ansioso, che vivono con insicurezza e coinvolgimento emotivo smisurato molte circostanze della vita, soprattutto quelle in cui si sentono e sono di fatto inesperti.
Perché si ha paura del sesso?
L’ansia da prestazione arriva in modo inaspettato, magari a un appuntamento con una donna a cui si tiene molto e con la quale si vuole fare bella figura. Si va a cena, si crea un’intesa, ma poi, a letto, qualcosa va storto: all’inizio l’erezione c’è ma, poi, all’improvviso, sparisce. Lui se ne accorge, lei se ne accorge e manifesta la sua comprensione, ma lui è molto meno comprensivo con se stesso.
Nei giorni a seguire, l’uomo pensa in modo ossessivo all’accaduto, così tanto che arriva al rapporto successivo con una grande angoscia che, naturalmente, impedisce nuovamente l’erezione. Si instaura, così, una vera e propria paura del sesso.
Per capire chi soffre di ansia da prestazione basta pensare a chi ha un profilo psicologico di natura ansiosa: si tratta, di solito, delle stesse persone, spesso giovani, che soffrono di ansia in tutti gli altri ambiti della vita (lavoro, scuola, sport, rapporti interpersonali ecc.) e che vivono con angoscia molte situazioni, oltre al sesso.
I sintomi e le cause
Cosa significa ansia da prestazione? E Come capire se soffri di impotenza psicologica? I modi per distinguere un’impotenza da stress da una legata a problemi fisici sono molti e il medico sarà in grado di metterli in campo, definendo le vere cause del problema.
Quando i problemi di erezione sono legati all’ansia da prestazione, la causa non è altro che un circolo vizioso che si instaura tra mente e corpo, ovvero un condizionamento negativo: dopo un primo cilecca, si associa all’atto sessuale l’ansia di non farcela, tanto che, poi, ogni volta che ci si ritrova nella stessa situazione l’angoscia aumenta e la profezia del fallimento si autoavvera.
I sintomi che si accompagnano all’ansia da prestazione sono quelli classici delle sindromi ansiose: non solo erezione insoddisfacente o nulla, ma anche accelerazione dei battiti cardiaci, sudorazione delle mani e bocca asciutta.
Come gestite l’ansia da prestazione: i consigli per affrontarla nell’immediato
Come comportarsi in presenza di ansia da prestazione maschile? Come affrontarla nell’immediato e nel lungo periodo? E, soprattutto, come evitare che si ripresenti?
Molti uomini si domandano: “Quando passa l’ansia da prestazione?”. Ma la verità è che essa non scompare da sola. Quando i sintomi si presentano sporadicamente, può essere sufficiente affrontarli seguendo alcuni semplici consigli, ma se durano più di un mese, è evidente che si sia instaurato un problema cronico che va risolto con un consulto medico.
Ecco cosa fare e cosa non fare in caso di ansia da prestazione lieve o saltuaria, sempre col consiglio di non attendere che il problema si cronicizzi per chiedere aiuto.
Consigli per controllare l’ansia da prestazione in attesa di un consulto medico
Cosa fare se l’ansia da prestazione fa capolino saltuariamente? Ecco un “kit di pronto soccorso” per ridurre l’ansia e controllare il problema per evitare che esso si cronicizzi.
I rimedi naturali e le tecniche mentali per controllare l’ansia da prestazione, nell’attesa di un consulto medico, possono essere un valido aiuto.
Altri consigli per gestire la situazione posso essere:
- Ridurre fumo e alcool
- Limitare le altre fonti di stress, magari lavorative e/o famigliari
- Verificare l’uso di eventuali farmaci che inibiscono l’erezione
- Imporsi di non insistere e non pensare ossessivamente al problema
- Cercare la comprensione della partner, per riscoprire le coccole e tutto il contorno dell’atto sessuale vero e proprio.
Attenzione ai farmaci per l’ansia da prestazione
Quando si soffre di ansia da prestazione, i farmaci per l’erezione, come il viagra, sono assolutamente sconsigliati.
Questo perché, non trattandosi di un problema fisico, è necessario superare le paure e sconfiggere i meccanismi mentali che stanno alla base della mancata erezione. Assumere farmaci contro l’impotenza senza risolvere l’ansia non farà altro che aumentare la gravità del problema, portando chi ne è affetto a pensare che solo il farmaco possa permettergli di avere un rapporto sessuale, depotenziando, così, ulteriormente l’autostima.
Questo non significa che un medico non possa consigliare questi farmaci ad un uomo che soffre di ansia da prestazione, ma lo farà nell’ambito di un piano terapeutico complessivo e transitorio.
Stesso discorso vale per ansiolitici e trattamenti per ansia da prestazione: se non di origine naturale, devono essere assunti solo sotto consiglio e controllo medico.
Come superare l’ansia da prestazione con soluzioni vere
Allora, come combattere l’ansia da prestazione quando diventa cronica e condiziona negativamente la vita sessuale di chi ne è affetto? Le soluzioni vere per sconfiggere e risolvere per sempre l’ansia a letto possono essere fornite solo da un professionista, che può essere un andrologo o un sessuologo.
Grazie a questi specialisti, l’ansia da prestazione può essere curata e vinta, diventando un lontano ricordo.
A chi rivolgersi per sconfiggere l’impotenza da stress. Andrologo o sessuologo?
Chi cura l’ansia da prestazione?
Un percorso psicologico, quando si parla di problemi di ansia, è sempre necessario, perché, come abbiamo visto, in genere chi soffre di ansia da prestazione sessuale vive in modo ansiogeno anche molti altri aspetti della propria vita. Capire la psicologia di chi soffre di ansia da prestazione, magari con l’aiuto di un sessuologo o di uno psicologo, è molto importante ma, ancora primaoccorre stabilire se l’impotenza sia o meno effettivamente legata all’ansia, per poter di iniziare qualsiasi terapia che risulti risolutiva.
In questo senso, dunque, una consulenza andrologica è il primo passo da fare per avere una diagnosi differenziale e per poter proseguire con una terapia fatta di trattamenti naturali, consigli da seguire e anche, se necessario, di qualche farmaco.
Presso il Poliambulatorio Medico Filippini di Brescia è possibile trovare il supporto necessario, avere la giusta diagnosi e iniziare il percorso più appropriato per ritrovare la fiducia a letto e vincere l’ansia da prestazione per sempre.